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Legge sulla Privacy
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Quaro privacy

Il Codice per la protezione dei dati personali, emanato con Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ha finalmente novellato e disciplinato in modo unitario una materia, quella della privacy, oggetto di numerosi interventi legislativi durante la seconda metà degli anni ’90.
Il Codice disciplina tutti gli aspetti della tutela della privacy, sostituendo dal 1° gennaio 2004 non solo la Legge 675/1996 (abolita), ma tutti i numerosi altri provvedimenti che si sono succeduti nel tempo.
Il Codice regolamenta in modo ampio ed esaustivo la materia in tutti i suoi aspetti, dettando principi generali di comportamento e regole organizzative operative, in 186 articoli e due allegati, il tutto disposto in tre parti:
Parte I – contiene le disposizioni generali ed è suddivisa in sette titoli che recano a propria volta: principi generali, diritti dell’interessato, regole generali per il trattamento dei dati, soggetti che effettuano il trattamento, sicurezza dei dati e dei sistemi, adempimenti, trasferimento dei dati all’estero;
Parte II – contiene le disposizioni relative a specifici settori, ed è suddiviso in tredici titoli, che interessano i seguenti settori: trattamenti in ambito giudiziario, trattamenti da parte di forze di polizia, difesa e sicurezza dello Stato, trattamenti in ambito pubblico, trattamenti in ambito sanitario, istruzione, trattamento per scopi storici, statistici o scientifici, lavoro e previdenza sociale, sistema bancario, finanziario ed assicurativo, comunicazioni elettroniche, libere professioni ed investigazione privata, giornalismo, marketing diretto;
Parte III – contiene le norme poste a presidio della tutela dell’interessato, con le sanzioni per le violazioni al Codice, in particolare la disciplina della tutela amministrativa e giurisdizionale e quella che regola l’attività dell’autorità del Garante per la protezione dei dati.

Nello specifico gli adempimenti ed i comportamenti che un soggetto deve tenere nel trattamento di dati personali possono essere divisi in tre gruppi:

  • creazione di un collegamento informativo con l’autorità preposta al controllo del rispetto delle regole: il Garante per la protezione dei dati personali;
  • creazione di un collegamento informativo con i soggetti di cui si trattano i dati;
  • adozione delle misure organizzative strumentali alla protezione del trattamento dei dati.

Le tre aree descritte si traducono in altrettanti adempimenti:

  • Notificazione al Garante per la protezione dei dati personali;
  • informativa e consenso da richiedere ai soggetti, con i quali si viene a contatto nel processo di trattamento;
  • adozione delle misure minime di sicurezza, che vengono specificate e descritte nel DPS (documento programmatico sulla sicurezza).

L’allegato B, Disciplinare Tecnico, illustra operativamente che cosa un soggetto debba fare per proteggere i dati.

  le Aziende, le associazioni di qualsiasi natura e più in generale tutti coloro che trattano dati personali di terzi per le proprie attività,  sono costretti a rivedere ed adattare il proprio modo di operare e di lavorare. Non è più possibile raccogliere liberamente dati di altre persone ed utilizzarli indiscriminatamente per i motivi più disparati. Non è più possibile gestire in modo poco chiaro e  sicuro archivi e banche dati contenenti dati personali di terzi senza curarsi della loro tutela e riservatezza.
Ancora oggi, nonostante l’introduzione del Codice assistiamo, spesso impotenti, ad abusi, piccoli o grandi che siano, sull’utilizzo dei nostri dati, consegnati spesso per motivi ben specifici ma utilizzati poi per altri non richiesti. Dati personali consegnati ad una azienda ed utilizzati da altre senza un preventiva informazione e richiesta di consenso. Gli esempi si sprecano: dai nostri indirizzi e-mail utilizzati dalle più disparate realtà, dai nostri indirizzi civici utilizzati per attività di pubblicità indiscriminata e non richiesta. E questi sono solo esempi banali per la loro quotidianità, spesso capitano utilizzi non leciti anche per motivi ben più gravi, che possono toccare anche la nostra sfera più intima (dalla nostra salute alla nostra vita sessuale).
Tutto questo ha costretto le nostre Istituzioni a porre un freno all’uso indiscriminato dei dati personali, istituendo così un Organo di controllo quale il Garante sulla Privacy. Inutile negare che questo tentativo ha portato disagi e costi aggiuntivi per le aziende ma purtroppo è il prezzo da pagare per una società moderna basata sul rispetto reciproco.      
Dataprofis si fa carico di intervenire in azienda e di adeguare, nel modo meno invasivo possibile, l’intera struttura aziendale ai dettami del Codice sulla protezione dei dati personali.
Vediamo in modo sintetico di individuare quali sono gli adempimenti base richiesti dal Garante e quali servizi offre Dataprofis:

Altre informazioni :

- Informativa
- Misure minime di sicurezza
- Documento programmatico
- Formazione
- Assistenza annuale

 
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